Tra i vari alberi che si possono tenere in giardino o nel frutteto allo scopo di ottenere frutta fresca biologica, il fico è senza dubbio uno dei più semplici da gestire e anche uno tra i più produttivi, visto che molte varietà garantiscono ben due raccolti all’anno, a differenza delle altre piante fruttifere che abitualmente hanno un raccolto singolo.
Anche il lavoro di potatura del fico è molto semplice, trattandosi di una pianta rigogliosa e resistente. Proprio per questo caratteristico rigoglio, in particolare in termini di produzione di polloni, è bene non scordarsi di intervenire con regolari potature, da effettuare ogni anno.
Una buona potatura significa mantenere l’albero produttivo e sano, ma attenzione perché se invece si pota nel modo sbagliato si rischia di eliminare le gemme da cui la pianta produce e quindi ridurre o addirittura azzerare il raccolto.
Quando potare l’albero dei fichi
Il fico è una pianta che richiede ogni anno almeno due interventi di potatura, che si eseguono con modalità e scopi molto differenti, in diversi periodi.
Il lavoro più impegnativo è la potatura vera e propria, detta anche potatura di produzione, questa si esegue a fine autunno oppure durante l’inverno, il momento migliore sarebbe il mese di febbraio. Lo scopo del lavoro è mantenere la chioma libera e ben arieggiata, disciplinando i rami all’interno.
Altro lavoro molto importante è la potatura verde, che si effettua invece in estate e che può valer la pena fare anche un paio di volte durante l’anno. Si tratta di un intervento molto più semplice rispetto al taglio di produzione invernale e consiste nell’eliminare le parti improduttive di pianta (polloni e succhioni). Il fico tende a produrre spesso polloni, sono i rami che partono dalla base del fusto, che vanno sempre eliminati tempestivamente.
Su piante molto giovani, sotto ai 3-4 anni, non si fanno invece vere e proprie potature ma si limita a tagli volti a impostare la forma della pianta.
Criteri per la potatura del fico
Non è possibile spiegare a parole come si pota il fico, dando indicazioni precise che siano valide per qualunque albero. La potatura infatti è un’operazione che deve essere valutata albero per albero e non ci sono molte regole universali.
Tuttavia possiamo dare alcuni preziosi criteri che possano fare da linea guida per l’intervento e che è importante conoscere prima di mettersi al lavoro.
In primo luogo, e questo vale per qualsiasi albero del frutteto, potando vanno rimosse tutte le parti di pianta visibilmente danneggiate, secche oppure colpite da malattie. Questo lavoro di pulizia è primario.
Sempre parlando di accorgimenti generali occorre fare attenzione a realizzare sempre tagli netti e puliti, evitando di sfibrare inutilmente i rami e sfilacciare la corteccia dell’albero. Per questo motivo è bene avvalersi di attrezzi di buona qualità, che vanno anche tenuti ben puliti nell’uso.
Passando invece alle caratteristiche peculiari della pianta dei fichi c’è un aspetto fondamentale da conoscere: il fatto che questa specie fruttifica prevalentemente sulla gemma apicale. La gemma apicale è quella al termine del ramo, sulla punta. Mentre le gemme lungo il ramo sono gemme a legno, che danno vita a diramazioni secondarie, sul culmine invece c’è la gemma fruttifera.
La conseguenza è che ogni ramo tagliato per raccorciarlo viene privato della possibilità di produrre frutto, per questo motivo la peculiarità della potatura del fico è che si procede diradando per selezione dei rami, ma non effettuando raccorciamenti.
Se nel potare bisogna ridimensionare la pianta si effettua il cosiddetto “taglio di ritorno”, che consiste nel tornare alla diramazione precedente, sempre per via del fatto che ogni raccorciamento è nocivo ai fini della produzione.